liquidi e pure la folta massa di capelli, fini e morbidi, era castana, anche se non si vedeva, perché era nascosta da un fazzoletto a quadri legato attorno alla testa. Il suo volto era ben proporzionato, intelligente e grazioso, persino bello. Quando stava in mezzo alla sua gente aveva un comportamento disinvolto, libero e, per giunta, modi altezzosi e sfrontati; ma, naturalmente, era mite e umile quanto bastava se si trovava tra i bianchi. Roxy era bianca quanto gli altri bianchi a tutti gli effetti, ma quel sedicesimo di sangue nero prevaleva sulle altre quindici parti e faceva di lei una negra. Era una schiava e, come tale, poteva essere venduta. Suo figlio era bianco per un trentunesimo, dunque anch egli schiavo e, in forza della legge e della consuetudine, un negro. Aveva gli stessi occhi blu e gli stessi capelli biondi del suo compagno bianco, tanto che persino il padre di questo bambino era in grado di distinguere i due piccoli - li frequentava talmente poco - solo grazie ai vestiti: il bimbo bianco indossava abiti di morbida mussola pieghettata e una collanina di corallo, mentre l altro portava solo una camiciola di stoppa di lino grezzo che gli arrivava a mala pena alle ginocchia, e nessun gioiello. Il bambino bianco si chiamava Thomas Becket Driscoll, l altro Valet de Chambre, senza alcun cognome: gli schiavi non avevano questo privilegio. Roxana aveva udito quelle parole da qualche parte, e il loro suono raffinato aveva piacevolmente colpito il suo orecchio, così, avendo pensato che fosse un nome, lo diede al suo piccolo caro. Naturalmente fu ben presto abbreviato in Chambers . Wilson riconobbe Roxy a prima vista, e, quando la spiritosa contesa11 stava per esaurirsi, uscì a raccogliere un paio di pezzi per il suo archivio. Di botto Jasper si mise a lavorare con vigore, rendendosi conto che il suo ozio era stato scoperto. Wilson osservò i due bambini e chiese: 11 contesa: bisticcio, disputa. 35