meno, Tom si stava esibendo nel fiume, quando fu colto da un crampo e chiese aiuto a gran voce. Fingere un crampo e gridare per avere soccorso era uno scherzo usuale tra i ragazzi, in particolar modo se era presente un estraneo; quando lo straniero si buttava al salvataggio, avanzando a bracciate frenetiche, il malcapitato continuava a lottare e sbraitare finché questi non arrivava a portata di mano, allora l urlo si trasformava in riso sarcastico e il burlone si allontanava nuotando tranquillamente, mentre i ragazzi del villaggio ricoprivano il gonzo di sberleffi e risate. Tom non aveva mai provato questo scherzo, ma tutti pensarono che lo stesse facendo ora, così i ragazzi, diffidenti, non si mossero; nessuno eccetto Chambers che credette il padrone in reale pericolo; infatti si tuffò e, sfortunatamente, arrivò in tempo per salvargli la vita. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Tom era riuscito a sopportare ogni altra cosa, ma il fatto di doversi sottomettere, pubblicamente e per sempre, ad un tale debito di gratitudine con un negro e, per giunta, proprio questo negro tra tutti quelli possibili, era troppo. Ricoprì Chambers di insulti, poiché, secondo lui, avrebbe finto di pensare che egli stesse chiedendo per davvero aiuto e aggiunse che chiunque, eccetto una stupido negro, avrebbe capito che stava scherzando e lo avrebbe lasciato in pace. I nemici di Tom erano numerosi in quell occasione ed espressero le loro opinioni liberamente. Risero di lui, gli diedero del codardo, del bugiardo, del vile e gli attribuirono altri nomignoli dello stesso tipo; gli dissero che, in seguito a questo episodio, avrebbero dato a Chambers un nuovo nome, il babbo negro di Tom Driscoll , e l avrebbero diffuso in città per far sapere che egli era rinato una seconda volta e che Chambers era l artefice di questa sua nuova esistenza. Questi insulti resero furioso Tom che gridò: Stacca loro la testa, Chambers! Stacca loro la testa! Cosa stai lì a fare con le mani in tasca? 55