Beppe Fenoglio NOVE LUNE Ugo, ragazzo di poche parole, apprende che la fidanzata Rita aspetta un bambino. Sconcerto, panico, impulso di nascondere tutto al giudizio severo dei genitori e della gente. Ma l incertezza dura solo pochi momenti: nel mondo contadino delle Langhe, dove l esistenza grama rende essenziali e perfino crudi i rapporti umani e gli affetti, non c è posto per giovani immaturi. L amore non è fatto di fantasticherie, ma di decisioni. Il racconto, che divenne poi il nucleo del settimo capitolo de La paga del sabato (postumo, 1969), è un esempio dello stile del primo Fenoglio, vigoroso e rapido, che rende efficacemente linguaggio e tratti dell ambiente contadino in cui l autore visse e lottò come partigiano, descritto anche ne La malora (1954). Beppe Fenoglio (Alba 1922- Torino 1963), uno dei più importanti autori del dopoguerra, appassionato di lingua e letteratura inglese e traduttore di classici, ha imperniato i suoi romanzi e racconti su due temi fondamentali: la rappresentazione delle Langhe e la lotta partigiana (I ventitré giorni della città di Alba, 1952; Primavera di bellezza, 1959; Un giorno di fuoco, Una questione privata, apparsi postumi nel 1963). Il suo capolavoro incompiuto è Il partigiano Johnny (1968): con un linguaggio originale e complesso, presenta in modo problematico e non retorico la Resistenza. da I ventitré giorni della città di Alba, Torino, Einaudi, 1952 157