Isaac Asimov CHISS COME SI DIVERTIVANO Introducendo Chissà come si divertivano, Asimov confessa di non comprendere il grande e persistente successo del racconto: lo aveva scritto pregato da un amico che dirigeva un giornaletto scolastico, ed era convinto che la novella sarebbe apparsa per un giorno solo, e poi sarebbe finita nel dimenticatoio . Invece, fu subito richiesta dall importante rivista Fantasy and Science Fiction ed è stata poi ristampata una quindicina di volte nel corso degli anni, affermandosi come uno dei testi più noti dello scrittore. Naturalmente, le dichiarazioni di Asimov vanno prese per quello che sono, uno di quei paradossi autoironici che caratterizzano la sua personalità: in realtà, il valore di questo racconto, la sua carica di suggestione, la sua acuta percezione della natura umana sono così evidenti che non potevano certo sfuggire all autore. Ma, forse, a indispettirlo nei confronti di queste sue pagine sarà stata l immagine che esse trasmettono di uno squallido futuro dominato dalla freddezza impersonale delle macchine: inquietudini e paure che lo scrittore, di solito guidato da un ispirazione positiva nei confronti della scienza e del destino dell uomo, non voleva rivelare nemmeno a se stesso. Per le notizie biografiche relative a Isaac Asimov, si veda l introduzione al racconto La macchina che vinse la guerra (p.135). da ISAAC ASIMOV, Chissà come si divertivano, in Il meglio di Asimov, Mondadori, Milano, 1975, titolo originale How Much Fun they Were Having in Those Days, traduzione Hilija Brinis 247