Robert Silverberg IL MARCHIO DELL INVISIBILE Una società dominata da una casta di potenti senza volto, che amministrano la loro spietata giustizia attraverso l intervento di sordidi esecutori umani o di impassibili robot; una popolazione asservita e terrorizzata; un atmosfera di paura e di rassegnazione. il futuro immaginato da Robert Silverberg in questo racconto, di cui è protagonista uno degli ultimi ribelli, colpevole del delitto peggiore di tutti: l anticonformismo. Ma non è solo un incubo angosciante: al di là dei toni fantastici è possibile scorgere inquietanti punti di contatto con molti aspetti della realtà contemporanea, in cui l egoismo e la scomparsa della solidarietà sono i fondamentali sostegni del potere, e la rinuncia alla propria soggettività una delle condizioni per sopravvivere. Robert Silverberg (1935) è uno scrittore estremamente prolifico, autore di oltre un centinaio di opere di narrativa, oltre che di una ricca produzione saggistica e giornalistica. Iniziò la sua attività a metà degli anni 50, rivelando subito il suo interesse per una fantascienza di taglio sociologico e problematico, evidente in romanzi come I signori della vita e della morte (1958) e Invasori dalla Terra (1959). Con l avvento degli anni 60, Silverberg fu tra i protagonisti della New Wave, giungendo a risultati di alto interesse con i romanzi L uomo nel labirinto (1969), in cui affronta i temi dell alienazione e della spersonalizzazione, e L uomo stocastico (1975), paradossale vicenda di un mutante in grado di prevedere il futuro. La più recente produzione di Silverberg appare fortemente suggestionata dall incubo della catastrofe ecologica, a cui si ispirano i romanzi La fine dell inverno (1988), sulla ripopolazione della Terra da parte di una razza aliena dopo la scomparsa dell uomo, e Il volto delle acque (1991), storia dell esilio dell umanità su un pianeta sommerso dagli oceani dopo la distruzione della Terra. da ROBERT SILVERBERG, Il marchio dell invisibile, in Il passo dell ignoto, Mondadori, Milano, 1972, titolo originale To See the Invisible Man, traduzione Andreina Negretti 257