Walter Jon Williams FLATLINE Il racconto presenta tutti gli ingredienti del cyberpunk più ortodosso: un mondo nettamente diviso fra una minoranza privilegiata in grado di padroneggiare le infinite risorse dell intelligenza artificiale, e una massa di subalterni condannati a una vita squallida e insensata; accanto a questi due poli, una frangia di emarginati che hanno scelto volontariamente l abiezione fisica e morale come forma estrema di protesta contro un sistema onnipotente. Il mix di alta tecnologia e barbarie, tipico dell universo cyberpunk, raggiunge nella prosa di Williams una delle sue espressioni più paradossali e provocatorie, dando vita a una galleria di situazioni e di personaggi -- il Club Danton, il nano Gustav, il terrorista informatico Lewis -- che superano i limiti della pura invenzione fantastica per proporsi come inquietante proiezione futura di matrici già riconoscibili qui e ora. Walter Jon Williams (1953) si è imposto negli anni 80 come uno dei più brillanti interpreti della fantascienza cyberpunk. La sua narrativa unisce a un ampia e aggiornata competenza scientifica un acuta capacità di osservazione sul piano sociologico e antropologico, in grado di delineare convincenti scenari di un futuro le cui radici sono già visibili nel presente. Fra i suoi lavori più noti, il romanzo Hardwired (1986) e la raccolta di racconti Sfaccettature (1990). da WALTER JON WILLIAMS, Flatline, in Cyberpunk, Editrice Nord, Milano, 1994, titolo originale Flatline, traduzione di Ervino Cus 313