Jesse F. Bone UN PREMIO PER EDIE Non è inevitabile che il tema delle macchine intelligenti evochi un futuro di spersonalizzazione, di mortificazione della fantasia e, nei casi più apocalittici, di asservimento dell umanità: si può anche immaginare un ruolo altamente positivo delle intelligenze artificiali nell affrontare e neutralizzare le più drammatiche minacce che da sempre incombono su di noi, come, per esempio, le malattie. Insomma, si può legittimamente sperare che le macchine pensanti rechino un contributo determinante alla nostra sicurezza e alla nostra felicità: anche in questo caso, però, potrebbero esservi dei problemi, come dimostra il racconto che segue. Jesse Franklin Bone, nato negli USA nel 1916, ha sempre svolto la professione di medico veterinario dedicandosi alla narrativa solo per hobby. La sua produzione è quindi piuttosto ridotta, ma di ottima qualità: un romanzo (Il popolo di Lani, 1962) e una trentina di racconti, in cui conferma doti di originalità, di anticonformismo e di intelligente ironia. da JESSE F. BONE, Un premio per Edie, in Le grandi storie della fantascienza, Mondadori, Milano, 1993, titolo originale A Prize for Edie, traduzione Elisabetta Svaluto Moreolo 89