“È una porcata!” tuona il direttore sportivo. Ma si vede che non gliene importa nulla. Alberti è un gregario e la squadra è in lotta, col capitano, per la vittoria finale. “Gino”, fa il giudice paterno, “tu a rigore non hai nemmeno tagliato il traguardo. Ma stai tranquillo che ti abbiamo lasciato in gara. Con gli ex aequo ”. “Ma a me ha rubato la vittoria. Io sono finito per terra! Io mi sono mezzo rotta la testa!”. “Gino mio, tu non hai nemmeno passato il traguardo perché ti avevano già portato nella tenda infermeria. Il regolamento è il regolamento. Primo è giunto Duval e l’abbiamo distanziato all’ultimo posto del gruppo, deferendolo alla Commissione Disciplina Internazionale. Tu sei caduto e non hai passato la linea. Dunque primo è Fontanesi che veniva dopo di voi”. “Tra i due litiganti...” È la voce di Orazio, uno dei due inviati . L’altro, Marco, dice: “Ora sappiamo tutto. Scappiamo subito a telefonare i pezzi, così facciamo a tempo al ricevimento delle ventidue. Anche a darci una risciacquatina e riposare un’oretta”. “Il ricevimento non c’è”, esclama il letteratino. “Con queste storie, tutto il programma è rinviato a domani, giornata di riposo”. “Io”, fa Marco a Orazio sottovoce, “so invece che il rinfresco lo apriranno lo stesso, magari pro forma. A me di bere non me ne importa nulla, ma pare ci vengano le nostre donne”. Alberti intanto, che si era staccato dal gruppo a capo chino, si scuote di dosso le mani del suo direttore. 15 16 : espressione latina che significa “a pari merito”. : giornalisti al seguito della corsa. 15 ex aequo 16 inviati