“Ma no, è un’indecenza”. Urla ed ha il pianto disperato nella voce. “È una schifezza! È una vaccata! Io ieri ho telefonato al mio bambino e gli ho promesso che vincevo la tappa. Al mio bambino ho telefonato! Al mio Titino! Perché lo prendono in giro e gli dicono che il suo babbo è un cacciavite . E io voglio vincere! Voglio, avete inteso? Perché ho famiglia, perché ho il mio Titino!”. Si scrolla le lacrime. Ora batte manate da titano sulla piccola porta come volesse sfondare la casa. Il battentino massiccio però gli riga le mani di sangue. “Troppa simpamina ” dice il letteratino malignamente. Alberti viene portato via sottobraccio dal direttore e dal veterano. Ora è un cencio . La sua immensa figura sparisce nel caldo umido della strada buia. “Povero uomo”. “Vincerà domani”. “Domani no. Domani c’è riposo”. “Insomma vincerà quando vincerà. In fondo lo stipendio ce l’ha e il suo Padrone è buono”. 17 18 19 20 : un brocco, un atleta di poco valore. : gigante. : sostanza eccitante che un tempo veniva assunta dagli atleti per migliorare le prestazioni; oggi è sostituita da prodotti ben più avanzati ed efficaci. : è abbattuto, distrutto. 17 un cacciavite 18 titano 19 simpamina 20 è un cencio