A diciannove anni smise di crescere, anche le borse smisero di crescere, e Rocco sposò una ragazza chiamata Lili. Da allora, per una ragione o per l’altra, non vinse più tutti i suoi incontri, e quando arrivò ai ventidue anni le vittorie cominciarono a pareggiare le sconfitte. Continuò a boxare. Era tutto quello che sapeva fare. Non accettò mai di lasciar vincere l’avversario; non ebbe mai incontri combinati o avversari da prendere sotto gamba. Se ne stava alla larga dal whisky; non giocava; prima di ogni incontro andava a letto presto, e voleva bene a sua moglie. Gli capitarono incontri in tutti gli angoli della città, con una mezza dozzina di manager diversi, e lui si batteva ogni volta che gli chiedevano di battersi, a qualsiasi ora. Qualche volta sostituiva pugili migliori di lui, con un preavviso di due ore. Non era uno che si tirava indietro, e nessuno lo aveva messo al tappeto per il conto di dieci . Le buscava dai migliori del suo mestiere. Ma non lo avevano mai messo giù per il conto totale. Una sera si batté con uno che veniva dalla Costa e si prese la peggiore batosta della sua carriera. Ma alla fine era ancora in piedi. Con una ganascia spaccata in tre punti. Dopo quella volta rimase all’ospedale tre mesi, e Lili andò a lavorare in una fabbrica. Non era una ragazza molto robusta, e a lui non garbava che dovesse andare a lavorare. Ritornò a boxare prima di avere la guancia a posto, e le prese. Però, anche quando le prendeva, il pubblico gli voleva bene. Lo sfottevano quando l’annunciatore lo presentava col nome di Young Rocco, perché tanto giovane non sembrava più e aveva l’aria di uno di trentaquattro anni prima di averne compiuti ventisei. Aveva perduto quasi tutti i capelli all’ospedale, e le cicatrici sopra gli occhi gli davano sempre meno l’aspetto di un giovanotto. 4 5 : truccati, con il risultato prefissato. : se un pugile abbattuto dall’avversario non si rialza entro dieci secondi, viene dichiarato sconfitto per knock-out (ko). 4 combinati 5 per... dieci