In basso, di fronte, gli occhi di Mike Adler accompagnarono Rocco fino al suo angolo. Rocco si fece avanti per la terza ripresa, dritto e combattivo, con gli occhi fissi sui guantoni di Solly che uscirono languidamente dall’angolo opposto e per un momento dondolarono nella luce delle lampade. Poi gli arrivò una mazzata sotto il cuore, e allora si ricordò, con desolata sorpresa, che i suoi soldi li aveva già avuti prima dell’incontro. Riprese fiato mentre seguiva i movimenti dei guantoni di Solly, lontani e indifferenti, e pensò vagamente a Lili con le sue scarpe da tennis troppo grandi. I guantoni si ritirarono e ondeggiarono nel vuoto, senza far altro che godersi la luce delle lampade, a un metro e mezzo di distanza. Il destro gli entrò un’altra volta sotto il cuore, e Rocco ebbe un grugnito, suo malgrado; la testa rapata del ragazzo arrivò dietro il pugno, con prepotenza, non più alta del mento di Rocco, abbassata e tutta incastrata tra le spalle. E già i guantoni si erano allontanati un’altra volta. E il dolore nella testa di Rocco si cambiò in un battito fisso tra gli occhi. La grande forza di un pugile sta tutta nel suo orgoglio. Questa fu la forza di Young Rocco nelle riprese che seguirono. Il ragazzo chiamato Kid Class non poteva metterlo a terra e lasciarcelo. Rocco andò giù alla quarta ripresa, due volte alla quinta e di nuovo alla settima. Nella settima Rocco se ne stette con la schiena contro le corde, tenendo a bada il ragazzo col sinistro negli ultimi secondi prima della campana. Aveva il segreto di sembrare impassibile quando lo toccavano duro, e alla campana la sua faccia era impassibile come un guanto da catcher nel base-ball. 11 12 : dolcemente, con pacatezza. : il guantone di cuoio utilizzato nel baseball dal catcher, l’uomo che ha il compito di afferrare la palla scagliata con la mazza dal battitore. 11 languidamente 12 guanto da catcher