Frank si risedette sulla panca, le mani grosse allargate sulle ginocchia, parlando fra sé. Il giovane Arnie aveva preso la palla e la gettava a un giocatore per riaverla indietro secondo come lui gliela chiedeva. Fra dieci anni, cominciai a pensare, sarà come me. E allora, chiuso. “Attento ai loro passaggi, Arthur”, George Wade bisbigliò in segreto. “Sono sfuggenti. Hanno ali formidabili oggi, tutt’e due: Taylor e Willkinson, perciò svelto a chiuderli. Svelto!”. “Lo so, George”. Bussarono alla porta ed entrò il segnalinee. “Fra cinque minuti in campo”, disse, e cominciò a ispezionare scarpe e imbottiture. Mi sfilai i denti e li riposi nel taschino. “Come va, Arthur?” disse, e se ne andò senza aspettare di saperlo. I due trequarti , nell’angolo, con le spalle che gli arrivavano alle orecchie per le imbottiture, chiacchieravano con voce nervosa e sommessa, liberandosi le dita dall’unto , battendo i piedi e masticando la gomma che George ci passava. S’interruppero per farsi esaminare il corpo meticolosamente protetto, poi si pettinarono davanti allo specchio con la réclame sbiadita di una birra. Avvertii su di me la prima aggressiva sensazione: cominciavo ad assorbire il dexadrin che avevo preso a casa. Due o tre erano spaventati: un giocatore era stato ucciso la settimana prima da un calcio alla testa. La voce di Dai suonava secca, un po’ stanca. Poi dette la palla a Frank e aprì la porta. 3 4 5 6 7 8 : è l’allenatore della squadra. : una protesi mobile che il protagonista si toglie prima dell’incontro per evitare di danneggiarla. : nel gergo del rugby, il “trequarti” è l’organizzatore del gioco d’attacco e il regista della squadra. : dai residui del grasso e delle creme che si erano spalmati sui muscoli. : farmaco che agisce sul sistema nervoso con effetti eccitanti, vietato dai regolamenti sportivi. : nomignolo del massaggiatore. 3 George Wade 4 Mi sfilai i denti 5 trequarti 6 dall’unto 7 dexadrin 8 Dai