I sei avanti corsero giù per il campo. Io avanzavo in linea retta, sapendo di poter dare l’impressione di attaccare deciso senza dover far niente: il giocatore che avrebbe raccolto la palla sarebbe corso diagonalmente al centrocampo e avrebbe passato a uno dei trequarti. Cosa che lui fece, passando rapidamente un’ottima palla al piccolo capitano: questi neanche aveva fatto in tempo a prenderla, che Maurice sopraggiunto in anticipo quasi lo ammazzava con un placcaggio a cravatta . L’uomo restò steso, schizzato di fango, le gambe corte slargate sull’erba. L’arbitro arrivò con uno sguardo ammonitore su Maurice per vedere quanto quello era morto . “Ben fatto, Maurice”, disse Frank. Facemmo una mischia sul posto, gli arti a pistone schiacciato, allacciati insieme e poi tesi allo spasimo. Cominciò un’azione: il giovane Arnie ci entrò di corsa con uno sgambetto e il giocatore crollò. La palla rotolò libera e il ragazzo pronto la raccolse a cucchiaino con una mano e, avanzando di fianco, prese a correre. Con un allungo trovò Frank che sopraggiungeva faticosamente in appoggio. La grande mole di Frank, la sua velocità ridotta attirarono magneticamente gli avanti avversari. Balzarono indemoniati al suo lento arrancare in mezzo a loro. Prima di cadere sotto i loro assalti simultanei, spedì abilmente la palla nel buco che aveva deliberatamente creato. 11 12 13 14 15 16 I sei avanti: una squadra di rugby è formata da quindici giocatori. : nel gergo rugbistico, è la carica effettuata abbrancando in tuffo l’avversario in possesso di palla. : afferrando l’avversario per il collo. : per constatare la gravità del colpo subito. : fase di gioco in cui alcuni uomini delle due squadre (i “pacchetti”) si fronteggiano e si spingono spalla contro spalla, cercando di guadagnare terreno prima che l’arbitro getti il pallone nello spazio libero fra i due schieramenti. : come se fossero una calamita. 11 12 placcaggio 13 a cravatta 14 per... morto 15 una mischia 16 magneticamente