Maurice che aspettava d’essere servito, non sentì il rumore opprimente che Frank mandò stramazzando sul terreno; prese la palla con una mano e a passi brevi e precisi sgusciò verso l’estremo ed era quasi in meta , quando l’ala, venendogli contro a una velocità ancora più formidabile, lo buttò giù come un fuscello. Le squadre scattarono a formare i due pacchetti di mischia, in un fitto strepito di grida concitate. Frank stava dietro a Maurice e raccolse la palla come questa arrivò fra le gambe del mediano di mischia. Io, da dietro, aggirai la mischia e presi a correre: Frank trattenne la palla e me l’allungò mentre passavo a tutta andatura. Cozzai nel muro di uomini fermi in attesa come una roccia. Per un secondo cedettero, poi si risaldarono e ressero. Un dolore sordo precipitò giù dalla sommità del mio cranio. Lottando mi misi in una posizione che sapevo avrebbe alleggerito l’urto e mi avrebbe dato più possibilità di schivare qualsiasi pugno incontrollato. Sentii, attraverso le orecchie compresse, le grida gemebonde della folla, quasi distinte voci d’agonia, prima che venissi abbattuto. Mi rialzai sullo stesso movimento e passai la palla. La ricevette il giovane Arnie. Non m’ero mai reso conto fino a che punto fosse popolare tra il pubblico. Quando, per un colpo palesemente casuale, fu sbattuto a terra, provai una vaga soddisfazione per quella sua sconsideratezza. Raccolsi la palla che lui passò e la spedii ai centri. Andò dritta alla protettissima ala. Questa la raccolse pulita, e risalì per il campo, con l’unico risultato di farsi spingere in touche . La folla disapprovò. 17 18 19 : oltre la linea di fondo. Portare il pallone al di là della linea di meta della squadra avversaria è lo scopo principale del gioco. : dai compagni, che trattengono gli avversari. : con questo termine viene designata nel rugby la linea laterale del campo. 17 in meta 18 protettissima 19 touche