L’odore della terra, e dell’erba: il giovane Arnie che mi rialzava. Un liquido denso che mi correva giù per il naso, sopra il labbro, colandomi in bocca. Arnie lo osservava con affascinato disgusto. “Sei stato grande, Art!... Grande!” mi stava dicendo Maurice. Mi piegai nella mischia, vidi la palla entrare e uscire. Mi raddrizzai. Venne il fischio. Tempo. Gli uomini s’abbandonarono crollando sul tavolo dei massaggi e sulla panca. Ruttavano e gemevano. Non c’era più benzina in corpo. “ Chiudilo a quel bastardo del pilone che ha la testa fuori, chiudilo appena esce. Tu pensa alle gambe. Capito? E la testa lasciamela a me”. La stanza era una stalla di bestiame fumante. Spezzai fra le dita il collo della fialetta d’ammoniaca e la ficcai nel naso di Frank. Rabbrividì, soffocò, e tossì rianimato. Tornammo lentamente in campo. Una più moderata, impaziente ovazione salutò la nostra seconda entrata, insieme a una stanca trombetta. La partita entrò nella sua fase più faticosa. Con Frank mezzo intontito dovetti correre di qua e di là a incoraggiare la squadra. Nella mischia mi appoggiai pesantemente su Arnie, e stringere la sua schiena mi rassicurava un tantino. Cominciai a risentire i vantaggi di dirigere il gioco senza prendervi parte. Quando mi trovai ad avere io la palla e, accecato dalla pioggia, scrutai in quella ridda di sagome indistinte, mi sentii poco sicuro e spedii via la palla con un calcolato movimento dei polsi. A un certo punto fui troppo lento a girarmi e mi trovai sbilanciato, e ne sentii la conferma nel rumoreggiare della folla, mentre una forma scura mi superava schizzando fango tutt’intorno. 22 23 24 : l’uomo che comanda la difesa. : per l’odore forte e pungente, l’ammoniaca è usata per rianimare e scuotere chi ha perso i sensi o si trova in uno stato di stordimento. : folla confusa in frenetico movimento. 22 pilone 23 ammonniaca 24 ridda