Manlio Cancogni FANTASIO Anche un animale può essere considerato un professionista dello sport, preparato, assistito e mantenuto all’unico scopo di gareggiare e vincere. E anche per un animale, come per un essere umano, il “mestiere del campione”può presentare, accanto a momenti esaltanti, altri momenti più duri e sfortunati. È il caso del protagonista di questo commovente racconto, Fantasio, un cavallo da corsa che nasconde nell’indole ombrosa un doloroso segreto. Con una sensibilità che rivela passione e amore per il mondo dell’ippica e per i suoi protagonisti, Manlio Cancogni ci racconta la vicenda di Fantasio evitando di cadere nell’equivoco da cartone animato di una umanizzazione del protagonista: Fantasio è e resta un cavallo, e non la brutta copia di un essere umano. Ma nonostante questo, o forse proprio per questo, la sua storia riesce a commuoverci come se fosse vissuta da uno di noi. La linea del Tomori (1966), Manlio Cancogni è nato a Bologna nel 1916. Giornalista e scrittore dotato di una istintiva capacità di comunicare il proprio pensiero con un linguaggio essenziale e immediato, è venuto arricchendo negli anni le sue risorse stilistiche fino a raggiungere un’eleganza e un’incisività che pochissimi altri scrittori italiani di oggi possiedono. Fra i suoi libri spicca il romanzo vivace e amaro resoconto di vicende legate alla seconda guerra mondiale. da MANLIO CANCOGNI, , Rizzoli, Milano, 1974. La Carriera di Pimlico