L’avevo portato bene, cominciò a spiegare Ugo. S’era fermato di schianto sotto i nastri . Anch’io l’avevo visto alzarsi sulle zampe e ricadere giù restando fermo. “Era tranquillo, ubbidiente...” continuava Ugo. “Cos’ha detto il padrone?” chiese. Il padrone non aveva detto nulla. Si vinca o si perda non dice mai nulla, ed è difficile leggere nella sua faccia la soddisfazione e la scontentezza. “Va male quest’anno”, disse più tardi Ugo. Avevamo tre puledri di qualità, ma Northern Light che a due anni aveva vinto sette corse non s’era sviluppato e Fidia s’era ferito a un ginocchio rientrando nel box. Una brutta ferita. Lo stavamo curando senza sperare di riportarlo in pista per quell’anno. Restava Fantasio. Fantasio aveva un bel mantello sauro8 , il petto abbastanza ampio, la fronte liscia e larga, gli occhi grandi, e le narici aperte che mostravano la sua capacità di respirare profondamente. Appariva invece un po’ basso di reni, segno di scarsa potenza nei posteriori; difetto non grave però, tenendo conto che Fantasio non era ancora completamente formato. A due anni Fantasio non aveva corso, essendo nato troppo tardi, quasi alla fine di maggio. Aveva debuttato a tre anni, vincendo con facilità l’Apertura . “L’ho tenuto in mano fino a duecento metri”, raccontò Ugo dopo la corsa. Appena l’aveva lasciato andare s’era staccato dagli avversari a folate lunghe e leggere. Galoppava bene, con eleganza. Tutto il suo portamento era molto elegante, specie nella parte anteriore e nel modo in cui sollevava la testa ben disegnata. 7 9 10 : la barriera mobile che delimita la linea di partenza. : colore bruno rossiccio. : la prima corsa dell’anno. : falcate, passi di galoppo. 7 i nastri 8 sauro 9 l’Apertura 10 folate