In scuderia quell’anno non avevamo altri cavalli da opporre ad Ampezzo, il puledro di Ferraguti. A proposito di Ampezzo, il padrone non riusciva a nascondere il suo disappunto. A due anni Ampezzo aveva vinto il Criterium nazionale e il Chiusura; nel Gran Criterium, Northern Light l’aveva preceduto di due lunghezze. Era un cavallo senza forma; grande, scomposto, pareva cascasse da tutte le parti. Il padrone, che non si rassegnava alla perdita di Fidia, lo guardava incredulo. A tre anni Ampezzo era cambiato, come se durante l’inverno la natura avesse dato vigorosi ritocchi a quel modello disgraziato, trasformandolo in un cavallo potente nelle leve , nel petto e nei passaggi . Alla partenza continuava ad essere pigro, ma dopo il primo chilometro si allungava tutto, dalla punta del naso agli zoccoli delle gambe posteriori. Il Filiberto, la prima grande classica dell’annata a S. Siro , l’aveva vinto passeggiando . Aspettavamo il Derby. Fantasio stava bene: nel box era tranquillo, mangiava otto chili di biada al giorno, e in allenamento lavorava volentieri. Quando aveva finito, Ugo lo portava davanti al padrone che riponeva il cronometro in tasca, e lo faceva passeggiare lì intorno. Il sudore rende più belli i cavalli dal mantello scuro o rossastro, e Fantasio, dopo aver fatto due chilometri a buona andatura, splendeva tutto dal collo ai fianchi. La testa, però, era come se restasse in ombra. L’abbassava docile alle carezze del padrone, e poi la sollevava, indietro, con un movimento brusco, come se dicesse: ora basta. Non c’era baldanza in quella testa, il ciuffetto della criniera non sventolava. 11 12 13 14 : zampe. : muscolatura che collega la testa al collo. : ippodromo di Milano, : senza sforzo. 11 leve 12 passaggi 13 S.Siro 14 passeggiando