Le parole, come si sa, non nascono dal niente ma hanno una storia che può essere anche assai complessa e condurle attraverso epoche e luoghi diversi prima che esse ci consegnino, dopo un avventuroso cammino, il loro messaggio. Studiare questa storia è compito di una disciplina specifica, l’etimologia, che risalendo fino alle origini prime di un termine ci permette spesso di coglierne il senso più profondo. È il caso, per esempio, di “sport”, una parola universale che dall’inglese è entrata nei vocabolari di tutte le lingue: ebbene, se ne analizziamo la storia dal punto di vista etimologico, vediamo che il termine ha compiuto un lungo percorso prima di approdare al significato attuale: l’origine prima è infatti dal verbo latino deportare nel senso di “spostarsi”, “cambiare località”; da questa radice è derivato il francese antico desport, “svago”, “divertimento”, con un procedimento semantico (rilevabile anche nell’italiano “diporto”) che associa al concetto di spostamento l’idea di un piacevole passatempo; il termine francese ( attestato già nel XIII secolo) passò nell’inglese assumendo la forma contratta sport con particolare riferimento ad attività come la caccia, la pesca e le corse di cavalli, e così trasformato tornò, ai primi dell’Ottocento, al suo originario contesto neolatino per poi diffondersi in tutte le lingue del mondo. Ora, questa breve divagazione etimologica ci insegna una cosa molto importante, e cioè che lo sport, nella sua concezione originale, nacque come un’attività disinteressata e fine a se stessa, svolta per puro divertimento, gratuitamente e liberamente. Alle origini, e per moltissimo tempo dopo, fare “sport” volle dunque dire prima di tutto divertirsi, uscire dalla monotonia della quotidianità, inseguire un ideale di vita libera e lieta alla quale era del tutto estranea l’idea del profitto. Che cosa resta oggi di questa ispirazione primitiva? Verrebbe da rispondere “ben poco”, se si considerano i livelli di esasperazione a cui è giunto lo sport professionistico, con interessi sociali ed economici che hanno ormai assunto dimensioni planetarie.