Fu al trentacinquesimo minuto del primo tempo, fu Rossino, l’ala destra, che da metà campo prese la fuga. Era piccolo e svelto. Il terzino, la difesa del Lucca, gli andò incontro. Rossino fece una piroetta e tirò un traversone, lanciò la palla all’altra ala, che era libera da avversari. Questa fermò la palla, si accostò verso il centro, si aggiustò la sfera e la calciò nell’angolo destro della porta. Il portiere volò per afferrarla. La sfiorò soltanto con la punta delle dita. Era dentro. Goal. Il primo punto per il Viareggio. Per tutto il pubblico viareggino ci furono due secondi di attonimento . Troppo bello per essere vero. Poi si elevò la gioia, si acclamò alla giustizia. Era vero. Viareggio era più forte di Lucca. Il pallone fu rimesso a metà campo. I giocatori lucchesi furono avvolti dal silenzio. La segreta umana simpatia andò verso di loro. La squadra lucchese era per tradizione tecnica, signorile, non amante delle appariscenze, della foga popolaresca. I viareggini invece alla garibaldina, si buttavano all’assalto; adesso che avevano vinto erano sfrenati. E uno di loro, senza nessuna ragione, da metà campo, lanciò il pallone in profondità. Fu solo un moto di esuberanza. Laggiù, dei suoi non c’era nessuno. La difesa lucchese aspettò l’arrivo del pallone, lo fermò, si volse verso il portiere per porgergli la palla. Poi mutò avviso e si accinse a rimettere lei stessa in gioco. Fu quella indecisione che la perse, il non immaginare l’esaltazione dei viareggini. 10 : stordimento, stupore. 10 attonimento