Schematizzando, possiamo indicare quattro principali modelli di punto di vista: a)fisso esterno: appartiene sempre a un narratore esterno alla storia; b)variabile esterno: il narratore esterno riferisce anche il punto di vista di uno o più personaggi; c)fisso interno: appartiene sempre a un narratore interno alla storia; d)variabile interno: al narratore interno si affiancano uno opiù personaggi che interpretano la vicenda ciascuno dal suo punto di vista. Come si intuisce facilmente, la comunicazione linguistica non assolve una sola, ma più funzioni, proponendosi di volta in volta scopi diversi e variando di conseguenza i propri strumenti. Si tratta di una serie di articolazioni estremamente complesse e delicate, che però lo studioso russo Roman Jakobson (1896-1982) è riuscito brillantemente a sintetizzare individuando sei principali funzioni che possono essere assunte dal linguaggio. Esse sono le seguenti: : quando lo scopo della comunicazione è essenzialmente quello di fornire un’informazione oggettiva e limitata ai nudi fatti. : quando lo scopo prevalente del testo è quello di esprimere emozioni e valutazioni soggettive dell’emittente, indipendentemente dal destinatario e dal contesto. : quando il discorso è orientato sul destinatario, di cui si vogliono modificare le convinzioni o che si vuole persuadere ad assumere un certo comportamento, come avviene, per esempio, nella comunicazione pubblicitaria. : quando l’essenza della comunicazione risiede nella forma del messaggio, il cui contenuto è largamenbte determinato dalle caratteristiche stilistiche. : quando la lingua si occupa di se stessa, come per esempio accade in un testo di grammatica o in questa stessa scheda. : quando si vuole verificare o suscitare l’attenzione e la disponibilità del destinatario, come avviene per esempio all’inizio di una comunicazione telefonica con l’espressione “pronto”. Funzioni del linguaggio 1. Funzione referenziale 2. Funzione emotiva 3. Funzione conativa 4. Funzione poetica 5. Funzione metalinguistica 6. Funzione fàtica