A ruota libera, rasentando i paracarri, rallentai. Posai il piede su un paracarro, mi fermai. Gli alti pioppi che fiancheggiavano la strada stormivano al vento; ma il sole del mezzodì scaldava: cominciavo a sudare. Mi tolsi dunque la maglia e la legai al manubrio. Quando, un ronzìo un fruscìo, ratto alla mia sinistra passò un ciclista allontanandosi nella stessa direzione che seguivo io. Sul collo e le braccia nude il vento fu, il primo momento, gelido. Ma, due colpi di pedale, e rieccomi scaldato. Libero dalla maglia, più svelto e leggero, rieccomi lanciato a 35 all’ora per riprendere e superare senz’altro il ciclista che mi aveva sorpassato. Fin da piccolo, quando vado in bicicletta, ho la presunzione di non farmi superare da nessun ciclista e di riprendere e lasciare tutti quelli che giungo a vedere. Non dirò di spuntarla sempre. Ma sempre lotto fino all’ultimo, sempre m’impegno fino all’estremo delle mie forze. Questa volta, capii subito che l’impresa non era facile né sicura. Avevo ripreso a pedalare da qualche momento, e il ciclista era sempre là, alla stessa distanza, cento metri avanti a me. Imprecai contro la mia bicicletta, una pesante macchina da viaggio, col càrter e i freni interni, mentre quella che mi precedeva era da corsa: lo vedevo dall’arco della schiena del ciclista. Imprecai, e abbassando la fronte sul manubrio, rizzandomi sui pedali, partii a tutta velocità. 1 2 : rapido, veloce. : termine inglese che designa la struttura in lamiera posta a protezione della moltiplica e della catena. 1 ratto 2 càrter