Il mio primo incontro con Nuvolari risale al 1924. Fu davanti alla basilica di Sant’Apollinare in Classe, sulla strada ravennate, dove avevano messo i box per il secondo circuito del Savi . Erano i tempi di Brambilla, di Malinverni, di Materassi, di Balestrero, di Weber . Alla partenza, ricordo, non avevo dato troppo credito a quel magrolino, ma durante la corsa mi accorsi che era l’unico concorrente capace di minacciare la mia marcia. Io ero sull’Alfa 3 litri, lui su una Chiribiri. E in quest’ordine tagliammo il traguardo. La medesima classifica si ripeté una settimana dopo al circuito del Polesine. Così diventammo amici. Cinque anni dopo Tazio Nuvolari entrò nella Scuderia Ferrari, della quale doveva divenire in breve il portabandiera. Già allora era quell’uomo spiccio e caustico che in seguito pochi amici poterono conoscere nell’intimo. Ricordo una Targa Florio, nel 1932, quella che doveva vedere un suo memorabile trionfo, permettendogli di stabilire un primato che soltanto vent’anni dopo, nel ’52, sarebbe stato superato. 1 2 3 : fiume che nasce dal monte Fumaiolo e si getta nell’Adriatico presso Ravenna. : corridori automobilistici degli anni Venti. : dotato di spirito mordace e polemico. 1 Savio 2 Brambilla... Weber 3 caustico