Lontano dal loro paese, nessuno li prendeva sul serio, neppure quando batterono l’Atletico San Martin per due a uno. In mezzo a tutta questa euforia perdettero, come tutti gli altri, a Barda del Medio e alla fine del girone di andata dovettero lasciare il primo posto in classifica quando il Deportivo Belgrano li rimise al loro posto con sette gol. Tutti credemmo, allora, che la normalità stesse tornando. Però la domenica successiva ripresero a vincere per uno a zero e proseguirono con la loro litania di laboriosi, orribili trionfi, giungendo alla primavera con un solo punto in meno del primo in classifica. L’ultimo scontro fu un fatto storico per il calcio di rigore. Lo stadio era al completo e i tetti delle case vicine anche. Tutto il paese era certo di ripetere i sette gol dell’andata, che invece non arrivarono. Il giorno era fresco e soleggiato e le mele cominciavano a prendere colore sugli alberi. L’Estrella Polar si portò dietro più di cinquecento tifosi, che presero d’assalto una tribuna e i pompieri dovettero tirar fuori gli idranti perché si mettessero tranquilli. L’arbitro che fischiò il rigore era Herminio Silva, un epilettico che vendeva biglietti della lotteria del club locale, per cui tutti capirono che si stava giocando il posto di lavoro quando al quarantesimo del seondo tempo il risultato era inchiodato sull’uno a uno e lui non aveva ancora assegnato la massima punizione per quanto quelli del Deportivo Belgrano si tuffassero a pesce nell’area dell’Estrella Polar e compissero ogni sorta di giravolte e capriole per impressionarlo. Con il pareggio la squadra locale sarebbe rimasta campione e Herminio Silva voleva preservare il rispetto per se stesso e non fischiava il rigore perché il fallo non c’era. 5 6 : serie monotona e immutabile. : affetto da epilessia, malattia del sistema nervoso che provoca improvvisi svenimenti. 5 litania 6 epilettico