Peppone sapeva tutto e masticava amaro, e non poteva sopportare che un partito il quale rappresentava veramente il popolo dovesse risultare secondo nella gara iniziata con don Camillo a favore del popolo. E quando don Camillo gli aveva fatto sapere che, per dimostrare “la sua simpatia verso i più ignoranti strati sociali del paese”, avrebbe generosamente concesso alla squadretta di calcio “Dynamos” di misurarsi con la sua “Gagliarda”, Peppone diventò pallido, e fatti chiamare gli undici ragazzi della squadra sportiva sezionale2 e appiccicatili sull’attenti contro il muro fece loro questo discorso: “Giocherete con la squadra del prete. Dovete vincere o vi spacco la faccia a tutti! È il partito che lo comanda per l’onore dei popolo vilipeso!” . “Vinceremo!” risposero gli undici che sudavano per la paura. Quando lo seppe, don Camillo radunò gli uomini della Gagliarda e riferì in merito. “Qui non siamo tra gente rozza e selvaggia come nell’ambiente di quelli là” concluse sorridendo. “E possiamo ragionare da gentiluomini assennati. Con l’aiuto di Dio gli appiccicheremo sei goal a zero. Io non faccio minacce: io dico semplicemente che l’onore della parrocchia è nelle vostre mani. Anzi nei vostri piedi. Ognuno faccia il suo dovere di buon cittadino. Se poi, naturalmente, c’è qualche barabba che non ce la mette tutta fino all’ultima goccia, io mica faccio le tragedie di Peppone che spacca le facce! Io gli polverizzo il sedere a pedate!”. 3 4 : dipendente dalla sezione del PCI (Partito Comunista Italiano). : offeso e disprezzato. : mascalzone, traditore (dal nome del fuorilegge che, secondo la narrazione evangelica, venne graziato al posto di Gesù). 2 sezionale 3 vilipeso 4 barabba