“Anche questo è vero” ammise don Camillo. “Però Binella è un farabutto”. Non poté continuare perché udì avvicinarsi un vocìo tremendo e, di lì a poco, entrò un uomo, disfatto, ansimante, col terrore sul viso. “Vogliono ammazzarmi” singhiozzò. “Salvatemi!”. La folla era davanti alla porta e stava per entrare. Don Camillo abbraccò un candelabro di mezzo quintale e lo brandì minaccioso. “In nome di Dio” gridò, “indietro o vi spacco la testa! Ricordatevi che chi entra qui è sacro ed intoccabile!”. La gente ristette. “Vergognati, mandria scatenata! Torna alla tua stalla a pregare Dio che ti perdoni la tua bestialità”. La gente abbassò il capo confusa e silenziosa e fece per andarsene. “Segnatevi” ordinò don Camillo. E col candelabro brandito nella mano ciclopica, alto come una montagna, pareva Sansone . Tutti si segnarono. “Fra voi e l’oggetto del vostro odio bestiale sta la croce che ognuno di voi ha tracciato con la sua mano. Chi cerca di violare questa sacra barriera è un sacrilego. Vade retro ”. Rientrò e diede il catenaccio alla porta: ma non ce n’era bisogno. L’uomo era accasciato su una panca e ansimava ancora. “Grazie, don Camillo” sussurrò. Don Camillo non rispose. Camminò un poco in su e in giù, poi si fermò davanti all’uomo. “Binella!” disse fremendo don Camillo. “Binella: qui davanti a me e a Dio non puoi mentire! Il fallo non c’era! Quanto ti ha dato quel mascalzone di Peppone per farti fischiare un fallo in caso di partita pari?”. 19 20 : personaggio biblico dalla forza leggendaria. : in latino, “Torna indietro” ; è la frase con cui Cristo nel Vangelo scaccia il demonio. 19 Sansone 20 Vade retro