LEGGERE E CAPIRE APPROFONDIMENTI Nonostante che il riso sia una delle più comuni esperienze della nostra vita quotidiana, i meccanismi psicologici che lo determinano sono estremamente complessi e per molti aspetti misteriosi, tanto che l’indagine sulla natura della comicità ha attratto da sempre l’attenzione di scrittori e filosofi, a cominciare da Aristotele, che allo studio del comico dedicò un libro, oggi perduto, della sua Poetica. Ma anche molti contemporanei hanno cercato di decifrare l’enigma del riso, come ad esempio Luigi Pirandello e Sigmund Freud: per il primo, autore di un saggio intitolato L’umorismo (1908), il comico nasce dall’“avvertimento del contrario”; in altre parole, all’origine del riso c’è la comprensione di una verità nascosta dietro un’apparenza contraria. Pirandello fa l’esempio di una vecchia signora che si veste e si imbelletta come una ragazza: “Avverto” egli scrive “che quella vecchia signora è il contrario di quello che una rispettabile vecchia signora dovrebbe essere”. Da questa coscienza della verità nasce un senso di superiorità che induce al riso come manifestazione di compiacimento per avere svelato l’inganno. Anche per Freud (I motti di spirito, 1905) il riso, in particolare quello suscitato dai motti di spirito, è una manifestazione di compiacimento: di fronte a una battuta ben riuscita, egli sostiene, si ride perché assaporiamo il piacere di condensare in poche parole contenuti complessi che richiederebbero di norma spazi molto più ampi. Questa “economicità”, questo risparmio di energie tipico del motto di spirito provoca un moto di soddisfazione che si esprime attraverso il riso: la validità della teoria è dimostrata dal fatto che una barzelletta “spiegata”, cioè non più condensata in una battuta ma esposta in maniera completa e dettagliata, di solito non fa più ridere. C’è ancora un’altra strada che possiamo percorrere per spiegare i meccanismi del comico e che ci può dare risposte altrettanto stimolanti: è quella del cosiddetto “comico del discorso”, cioè l’analisi degli effetti comici prodotti non tanto dai contenuti del messaggio, ma da determinate strutture linguistiche e formali. In questo senso sono da considerarsi importanti fonti di comicità, se utilizzate in certe condizioni, alcune figure retoriche come ad esempio l’enfasi e l’iperbole. Le origini del riso