Le bimbe erano vestite: una da torero, una da spazzacamino e una da Colombina, con un vestito spiovente di pizzi, e così truccata che una macchina di nottambuli reggiani si fermò e cominciò a chiedere “Bellona, quanto vuoi?”. Alle nove e mezzo arrivò la banda Fornara trascinando due damigiane di vino su un palchetto a rotelle. Alle undici arrivò Ferrari con due pugili della Sempre Avanti! che camminavano in posizione di guardia e per presentarsi, invece di dar la mano, punzecchiavano col jab sinistro . Disse che li aveva portati perché voleva essere protetto in caso di tafferugli. I due sedettero su due poltrone vicine e cominciarono a picchiarsi selvaggiamente. Arrivò Rapezzi in canottiera, braghe corte, calzini arancione e scarpe traforate, e cominciò a suonare la fisarmonica. Arrivò Gubbioli con una gallina dipinta di rosso e blu che lanciava urla di agonia. Arrivò Naldi che era convinto che si andasse all’Abetone, ed era vestito da sci con due scarponi modernissimi che avevano l’ultimo gancio che si allacciava sotto la gola come un papillon, e camminava chino in avanti perché aveva sul berretto un pompon di ghisa per tenere meglio il peso a valle. Aveva due sci a noleggio, lunghi tre metri e trenta, con due attacchi di sicurezza così perfetti che appena vedevano un tipo sospetto si sganciavano e andavano a morderlo in una gamba. Mentre Cavazza li montava sul tetto, Naldi dovette tenerli fermi perché ringhiavano come mastini. Alle dieci svegliammo l’autista per partire: questi aprì gli occhi e disse di non essere l’autista, ma uno zingaro che era salito sulla corriera vuota perché non sapeva dove dormire. Il vero autista era andato a bere un attimo. Infatti in quel momento lo vedemmo uscire a quattro zampe dal bar. 3 4 : di Reggio Emilia. : colpo di disturbo portato con il braccio parzialmente flesso (in questo caso, con il braccio sinistro). 3 reggiani 4 jab sinistro