Ma quando la signora Pina lo vide che si alzava alle quattro di domenica mattina per andare a giocare a uno sport per lui misterioso, lui che la domenica era solito poltrire a letto fino alle 11, si sentì tutta intenerire. Il campo purtroppo era stato fissato per l’unica ora libera: dalle 6 alle 7 del mattino. Tutte le altre ore erano già impegnate da tempo e più ci si avvicinava alle ore calde e comode intorno a mezzogiorno più aumentava il rango e il grado dei direttori generali e direttori naturali, ereditieri, cardinali o figli di tutti questi potenti. In autunno, a quell’ora del mattino, in Italia c’è un clima siberiano (è una realtà che neppure la propaganda fascista era riuscita ad abbattere con lo slogan: “Italia il giardino d’Europa”). Quando Fantozzi uscì si trovò immerso in un nebbione terrificante, come da anni non vedeva. Avanzò a braccia tese, barcollando, alla ricerca della sua macchina. I numeri di targa non se li ricordava ormai più (e pensare che un tempo si ricordava i numeri anche di tutte le auto dei suoi amici e quelli del telefono!), ma la macchina la riconobbe dall’odore perché la sera prima aveva portato del gorgonzola a casa. Un fantasma tra la nebbia lo aspettava ai cancelli del “Park tennis”: era Fracchia. Entrare nello spogliatoio era come entrare nel frigo di una grande macelleria. A causa della temperatura polare, tre giocatori entrati la sera prima erano rimasti (uno in piedi nell’atto di infilarsi un golf, un altro seduto su di un panchetto e il terzo mentre faceva le mosse per uscire) in istato di ibernazione . Avevano le facce sorridenti e immobili, ma anche molto assenti. Fantozzi e Fracchia li salutarono molto imbarazzati, senza ottenere risposta. Si cambiarono per la partita. Per Fantozzi doveva essere la prima ed ultima partita della sua vita. 3 4 : il livello e la dignità sociali. : stato di congelamento in cui i processi vitali vengono sospesi. 3 il rango 4 ibernazione