“Il podismo”, gli disse, “è uno sport solitario, un’arte coltivata da pochi. Le gare che si organizzano sono obbligatorie, volute dal CONI. Non vi sono guadagni. Sì e no vengono scattate foto. E non cercare mai in alto nei giornali, ricordalo. Va’ direttamente a leggere le notizie che ci riguardano negli angoli... dove uno mette il pollice per girar pagina”. Queste franche parole, nell’emozione della vittoria conseguita, ebbero su Spen l’effetto di una doccia fredda. Perché mai un campione sentiva il bisogno di dirgli quelle cose debilitanti in un momento di gloria? Per ridurlo, e subito, a una modesta altezza? Per indurlo a desistere? Un Dordo ? Ora però le stesse frasi, sotto l’azione dell’acido indifferente dei nofinesi, si rivelano consolatrici e, con esse nel cuore, si decise ad affrontare quelli dell’ASN. Entrato nel circolo, nessuno lo degnò di uno sguardo. Vi era una grande calca di gente. Si commentava ancora la campanilistica vittoria del pomeriggio. Ciascuno aveva da dire la sua. Ognuno ne sapeva più di un altro. Alcuni erano entusiasti e si avviavano a celebrare l’evento con cene e brindisi. Altri sostenevano che la nofinese avrebbe potuto ottenere una vittoria netta se... e se... Molti, continuando ad altercare più che a parlare, ricevevano nello sguardo la figura di Spen come lo svolazzo di una mosca, come una di quelle immagini consuete e quotidiane, incapaci di fissarsi con un segno particolare. Bertalli, il mastodontico centrattacco, sedeva in poltrona, alteramente benevolo, come un onorevole deputato tra i suoi famuli , circondato da tre file digradanti di occhi ammirati e quasi annebbiati dal piacere di poter guardare con comodo e agio il capitano della squadra. 28 29 30 31 : un atleta di grande nome come Dordo? : indifferenza che procura amarezza. : litigare, polemizzare. : servitori. 28 Un Dordo? 29 acido indifferente 30 altercare 31 famuli