Un simile ottimismo giustificava anche il suo formidabile appetito. Le dodici paste non esistevano più quando Pistone fermò la macchina in aperta campagna, spense i fari e sparì dentro un fosso. Il cielo era coperto e, a fari spenti, non si vedeva assolutamente nulla. Intorno c’era un coro di rane, che cantavano chiamando la pioggia. Ugo si sentì capitare addosso qualcosa. “Presto, mettitela e aiutami per il rifornimento”, disse la voce di Pistone. Ugo indossò la tuta sopra il vestito: dentro ci si sentì meno bene di quanto non avesse immaginato. Il suo amico aveva già tirato su dal fosso la latta di benzina, e altre cose che collocò dentro la macchina. Fecero il pieno al buio, poi ripartirono, sempre seguendo strade fuori mano, piene di buche e di ghiaia. Ad un certo momento ne raggiunsero una asfaltata, ma Pistone la tagliò e si buttò nuovamente per le strade di campagna. “Meglio stare alla larga”, disse. “Stanotte la stradale è tutta in giro”. Andarono avanti per altri dieci minuti, e la strada era diventata poco più di un tratturo , con l’erba che cresceva in mezzo, tra i due profondi solchi lasciati dalle ruote dei carri. Pistone spense fari e motore. Subito si sentì il rumore rabbioso delle macchine in corsa: la strada doveva essere vicina, poco più di cento metri, e ci doveva essere una curva stretta, dove i corridori mettevano la terza, o forse anche la seconda. “Vado a dare un’occhiata”, disse Pistone, e sparì nel buio. Ugo rimase solo col suo batticuore. Ora che gli occhi s’erano abituati all’oscurità, scorgeva distintamente il chiarore dei fari delle macchine che correvano sulla nazionale . Pistone tornò di corsa, col fiato corto. “Presto”, disse. “Non c’è nessuno”. 13 14 : mulattiera, sentiero per il transito del bestiame. : sulla strada statale. 13 tratturo 14 sulla nazionale