Ugo accettò con rassegnazione l’evidente insuccesso delle sue preghiere. Scese dalla macchina e aiutò come poté Pistone che s’era già messo concitatamente al lavoro per incollare ai lati della vettura il numero che s’erano scelto: 60. Un altro grande numero, dipinto ad olio sul cartone, lo legarono davanti, alla calandra . “Presto, presto”, non faceva che ripetere Pistone. Per lui non esistevano problemi, all’infuori di quelli contingenti , da risolvere uno dopo l’altro. Infine egli porse all’amico qualcosa che Ugo, nell’oscurità, non riusciva a riconoscere: “Mettitelo”, disse in tono di comando. “Cos’è?”. “Il casco: è obbligatorio”. Supinamente , Ugo si mise in testa un vecchio arnese, che chissà mai per quali occulte vie era capitato nelle mani di Pistone. Pistone stesso se n’era calcato uno in capo, e aveva avviato la macchina, a fari spenti. Doveva vederci nel buio come i gatti. In pochi minuti si trovarono all’imbocco della nazionale, proprio mentre sopraggiungeva un gruppo di tre concorrenti. “Sono proprio della nostra categoria : Turismo fino a 750”, disse Pistone. Roso dall’impazienza, tenendo il motore imballato , egli aspettò che i tre passassero, poi si slanciò al loro inseguimento con un selvaggio: “Hurrà!”. 15 16 17 18 19 20 : agendo in fretta e con gesti nervosi. : nel gergo automobilistico indica la parte anteriore del cofano. : legati all’occasione, alla situazione del momento. : senza sollevare obiezioni. : alle gare su strada come la Mille Miglia le vetture partecipanti erano suddivise in categorie in base alla cilindrata e alla destinazione d’uso (”Turismo” e ”Sport”). : nel gergo tecnico dell’automobilismo, indica un motore tenuto a un numero di giri superiore a quello che normalmente si raggiunge in una data marcia. Qui, dato che la macchina è ferma, l’“imballatura” viene evidentemente raggiunta in folle. 15 concitatamente 16 calandra 17 contingenti 18 Supinamente 19 della nostra categoria 20 imballato