Capitolo I Uffa! Ancora quel vecchio barbone nel suo pastrano1! Questa esclamazione veniva da uno scrivano della categoria galoppini , come si usa chiamarli negli studi degli avvocati, che stava sbocconcellando con molto appetito un pezzo di pane; tolse ad un tratto un po di mollica e ne fece una pallottola che poi lanciò, con disinvoltura, attraverso la finestra a cui era appoggiato. Ben diretta, la pallottola rimbalzò fin quasi all altezza dei vetri, dopo aver centrato il cappello di uno sconosciuto che stava attraversando il cortile di una casa situata in rue Vivienne2, dove risiedeva l avvocato Derville. Basta, Simonnin, non fate di questi scherzi alla gente, se non volete che vi butti fuori dalla porta. Per quanto possa sembrarvi povero, un cliente è pur sempre un uomo, che diamine! , lo redarguì il capo scrivano, interrompendo di calcolare le somme su una parcella. Il galoppino è di solito un ragazzo tra i tredici e i quattordici anni (e questa era infatti l età di Simonnin) che in tutti gli studi presta il suo lavoro alle dipendenze di un maturo scrivano, per il quale sbriga anche qualche faccenduola personale, senza escludere quella delle lettere d a- 1 pastrano: tipico cappotto, lungo ben oltre il ginocchio, in uso nell esercito. 2 rue Vivienne : via di Parigi (rue, in francese, significa appunto via), posta tra il boulevard (viale) Montmartre ed i giardini del Palais Royal (Palazzo Reale), passando di fianco alla Biblioteca Nazionale. 29