13 da L e m i l l e e u n a n o t t e Il secondo viaggio di Sindbàd Sindbàd il marinaio, una delle figure più celebri delle Mille e una notte, è animato da una inesausta sete di conoscenza che lo porta a rifiutare una vita tranquilla ma monotona e povera di novità. La molla che lo spinge, come emerge chiaramente fin dalle prime righe della novella, non è il miraggio della ricchezza o l ambizione del potere, ma la curiosità, il desiderio di scoperta, il gusto dell ignoto. Per Sindbàd l avventura è dunque un valore in sé, e il mestiere del mercante è solo un pretesto per appagare la sua irrequietezza e per arricchire la sua umanità. Con il titolo di M i l l e e u n a n o t t e la tradizione ci ha tramandato una raccolta di sessantotto novelle composte fra il IX e il X secolo in un ambiente geografico-culturale che spazia dal Vicino Oriente all India e all Iran. Le novelle erano conosciute nel mondo occidentale fino dal Medioevo (a molte di esse si ispirò il Boccaccio per il suo Decameron), ma la prima traduzione completa fu quella effettuata dal francese Antoine Galland nel 1713. I testi si collocano all interno di una «cornice , costituita dalla storia del sultano Shahriyar il quale, tradito dalla moglie, la punisce con la morte e decide poi di far morire dopo la prima notte di nozze tutte le mogli che sposerà in seguito. La terribile consuetudine continua finché la principessa Sharazàd, ultima sposa del sultano, non lo convincerà a sospendere la sua esecuzione raccontandogli ogni notte una novella di cui rinvia la conclusione alla notte seguente. Così, la principessa continua a narrare le sue storie per mille e una notte, finché il sultano non la sceglierà come sposa prediletta rinunciando alla sua crudele vendetta contro le donne. Le mille e una notte, Milano, Mondadori 1984, trad. it. di A. Dominici.