63 O. Henry Il riscatto di Capo Rosso Uno dei crimini più odiosi che si possano commettere, il rapimento di un bambino, diventa in questo delizioso racconto argomento di una spassosa vicenda in cui due fuorilegge sgangherati e pasticcioni si trasformano in vittime di Johnny Dorset, il ragazzino terribile che hanno avuto la cattiva idea di rapire per ottenere un riscatto. Capo Rosso, come il giovane Johnny vuole essere chiamato nella sua versione di guerriero indiano, dimostra in che modo, grazie alla fantasia, al coraggio e allo spirito di iniziativa (uniti a una buona dose di sfrontatezza e di monelleria), anche le situazioni più terribili possano trasformarsi in un affascinante avventura. O. Henry (pseudonimo di William Sidney Porter, 1862-1910), americano di New York, giunse alla letteratura per caso: finito in prigione per avere sottratto fondi alla banca in cui lavorava, incominciò per passatempo a scrivere racconti che ottennero in breve un grande successo di pubblico. Lo stile estroso e ironico, la capacità di cogliere i lati più bizzarri dell esistenza e il realismo delle descrizioni fanno di lui uno dei più acuti e piacevoli osservatori della natura umana espressi dalla letteratura americana. Scrisse solo racconti, pubblicati in numerose raccolte fra cui spiccano Cavoli e re (1905), La voce della città (1908) e Le trottole (1910), da cui è tratto questo racconto. O. Henry, American Short Stories, Longman 1964, trad. it di M. Romanelli.