9 INTRODUZIONE Che cos è «avventura ? Che senso dobbiamo dare a questa parola così ricca di suggestione e di fascino? Per «avventura possiamo intendere tutto ciò che in qualche modo esce dai binari dell abitudine, stravolge in misura più o meno profonda le consuetudini del quotidiano, introduce nella nostra vita un momento di novità e di imponderabile. Insomma, senza un quoziente (anche minimo) di avventura, la nostra esistenza sarebbe grigia e monotona, priva di stimoli e di attrattive, condannata a una ripetitività che ci trasformerebbe in automi. proprio l imprevedibilità dell agire, ossia l avventura, che costituisce la differenza fondamentale fra gli uomini e le macchine: anche le macchine più evolute, compresi i sistemi informatici «intelligenti , non sono «avventurose , cioè non fanno mai niente che non sia programmato, non escono mai dall orizzonte del prevedibile. Anzi, se qualcosa del genere accade, noi pensiamo subito a un guasto e diciamo che la macchina non funziona. Invece l uomo, di fronte alle scelte continuamente imposte dalla realtà, ha sempre a disposizione una serie di soluzioni diverse che può accettare o rifiutare, sfruttando il prezioso dono della libertà e rendendo così la sua vita qualcosa di unico e di irripetibile. Questa essenza profonda della natura umana l hanno ben capita gli scrittori, che fino dalle origini della letteratura hanno legato l interesse e il senso delle loro narrazioni alla «avventurosità dei protagonisti: pensiamo, per fare un solo esempio, all Odissea di Omero e alla personalità di Ulisse, l eroe «dal multiforme ingegno sempre in grado di affascinare e sorprendere il lettore con l originalità e l imprevedibilità dei suoi comportamenti. Certo, per quanto ci riguarda dobbiamo ammettere che nella realtà contemporanea il tempo degli eroi e delle loro imprese sembra essere molto lontano: nella nostra società la dimensione dello straordinario è stata assorbita e cancellata da quella dell ordinario, nella quale ogni giorno scorre uguale al precedente e il domani non sarà diverso dall oggi. Ma è proprio così? Siamo veramente condannati a un esistenza appiattita su comportamenti e percorsi sempre uguali? Diciamo che il rischio esi-