66 ARGO 12 La terra natia è un richiamo struggente per l uomo, ma anche per il cane. Quando se ne è lontani si cerca, si pensa, nella speranza di ritrovarla, almeno nel cuore, sulle ali del sogno. I lamenti di un gatto che si credette fosse in amore e invece moriva, svegliarono a notte mezzo paese. L avevano messo la sera fuori di casa per fargli perdere le pulci a quel gelo. Argo lo trovò sullo scalino di un uscio davanti al quale era stata spalata la neve. Quando gli andò incontro intenzionato, s ingobbì straordinariamente e si mise a soffiare, sicché era bene non stargli a confronto. Così il cane girò la testa come chi cambia idea, proprio non ci pensa più, e il gatto approfittò del momento per darsi alla fuga. Allora con un balzo Argo l afferrò alla schiena, gliela troncò e in quel momento si sentì il primo strido. La mattina dopo i cacciatori trovarono la pelle e concordi, come se avessero fatto giuramento di vendicare il sangue fresco, presero il monte col fucile in mano. Gedeone era con loro, desideroso ormai solo d uccidere, e poco sopra il paese trovò il cuccio e le tracce che ripigliavano. Posò la mano aperta in terra. Mentre si rialzava gli erano tutti dintorno e seppero: «Ormai il cane è birbo1! e se ne va. Sarà difficile arrivargli. Farà viaggi sempre più lunghi perché la neve diventa dura e lo tiene. C è solo una cosa buona: va sempre dalla stessa parte, e per noi è facile quando siamo stanchi telefonare agli altri. Se continua così fra venti chilometri sarà sui monti di confine, fuori dalla nostra terra. Dopo s arrangerà chi gli tocca. Con la paura che gli abbiamo messo, da noi non torna di certo . 1 birbo: furbo.