96 ARGO 18 Argo ritrova, grazie ad un bimbo, ciò che gli è lungamente mancato: l amore. Non può riceverlo, ma può donarlo... senza fine. Il bimbo di Feliciano, il Nandino, dopo aver vuotato la sua bella tazza di latte e pane disse alla mamma: «Se mi dai un sacchetto vado alle nocelle1 . «E dove? . «Dove m ha portato tante volte il babbo alla caccia. Ce ne dev essere per terra. Ha piovuto due giorni. Ce le trovo a brancate . «Fai a modo e torna presto rispose la mamma, e in fondo, tanto lei che il marito, erano contenti se il figliolo diventava boschereccio e preferiva gli alberi ai compagni. Il bimbo si liberò subito le mani legandosi il sacchetto al collo, ma non gli piacque tenerlo davanti come un tovagliolo: se lo buttò dietro le spalle, ed era sicuro di non perderlo perché camminando gli strusciava la schiena. E subito sentì il desiderio di buttarsi alla corsa per arrivare più lontano.Volle vedere se poteva durare al trotto quanto un cavallo, e intanto saltava le vene d acqua che venivano ancora giù dal monte e solcavano la via. A quell andatura presto la strada diventò un viottolo, poi uno stradellino che portò a una selva dove si sentiva battere. Qui trovò un uomo intorno ad una ceppaia2. Col mazzuolo e le zeppe l aveva già incignata a tondo3 e i ciocchi appena divelti e spostati gli facevano corona dietro la schiena. 1 vado alle nocelle: vado alle nocciole. 2 ceppaia: la parte inferiore dell albero che rimane nel terreno dopo il taglio del fusto. 3 incignata a tondo: aveva iniziato a tagliarla intorno.