114 IL TRENO DELLA SPERANZA 18 L oasi ed il serpente Dopo un lungo cammino, i Berkevich, guidati dal chiarore lunare e orientandosi sulle luci dei casali1 sparsi, arrivarono finalmente a valle. Attraversarono un ponticello di legno e sbucarono sulla carrozzabile. Dopo una sosta per rassettarsi gli abiti e per rifiatare, ripresero con lena la via, mentre Davide si consigliava con Giuditta sul da farsi. Concertarono di proseguire sino al primo villaggio e di presentarsi subito alla stazione di gendarmeria. L aria si era fatta pungente ed essi si strinsero nei poveri panni, rabbrividendo. Ad una svolta apparve un cartello stradale fluorescente con su scritto a grossi caratteri Saas Almagell : era il paesino cui aveva accennato Dughini come obiettivo primo da raggiungere. Sentirono, mentre si avvicinavano alle prime case, battere le 20 al campanile della chiesa. Dalle finestre illuminate si vedevano famiglie intorno al desco oppure piccoli gruppi, intenti a conversare o a giocare a carte. S inoltrarono, seguendo la via principale e sfociarono in una piazza su cui s affacciava, facendo bella mostra di sé, una tipica costruzione vallese con la scritta sul frontone: Hotel de ville , il Municipio. I quattro si fermarono e Davide tentò2 il portone e lo trovò 1 2 casali: case, o gruppi di case rurali, isolate. tentò: toccò leggermente, spinse.