Cesare Mussini

A cura di M. Gisiano e A. Lehmann
 Consigliato per la classe III 
 
 Il contesto storico. 
 Lo sfondo sul quale la vicenda si svolge è quello della Seconda Guerra Mondiale, nel confuso contesto della penisola balcanica, fra truppe tedesche, soldati italiani e partigiani jugoslavi, negli anni in cui la persecuzione nei confronti degli Ebrei, sia da parte del nazismo che del fascismo, è ormai tristemente operante. 
 
 La vicenda. 
 I protagonisti del romanzo non sono individui eccezionali, ma persone comuni, con occupazioni modeste e sensate aspirazioni, virtù non eroiche: da una parte un capitano di cavalleria italiano che nella vita fa l’insegnante e il suo amico veterinario, dall’altra parte un libraio e la sua famiglia di Zagabria, che vorrebbero vivere serenamente la loro esistenza e realizzare i loro semplici obiettivi ma vedono improvvisamente negati i più elementari diritti umani e sono perseguitati e costretti a fuggire perché ebrei. Attraverso un intelligente lavoro, non privo di astuzia e mosso da odio verso il razzismo e l’ingiustizia della guerra, il capitano italiano riuscirà a mettere in salvo quella famiglia che, in altro modo, sarebbe stata deportata nei campi di sterminio.
 Il romanzo offre la possibilità di affrontare un argomento di grande valenza storica e culturale: il tema della persecuzione degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Il fatto che protagonisti siano degli italiani, permette di affrontare anche il problema del comportamento dell’Italia nei confronti degli Ebrei durante il ventennio fascista.

Indice

Premessa

Introduzione

Capitolo 1 - LA LIBRERIA

Capitolo 2 - FIAMME DI GUERRA E ROGO DI LIBRI

Capitolo 3 - IL LAGHETTO E L'ISOLA

Capitolo 4 - IL LATINO DI FRATE ALESSIO

Capitolo 5 - LA SPIA

Capitolo 6 - IL VETERINARIO DALMASSO

Capitolo 7 - LA MORTE DI NONNO SAMUELE

Capitolo 8 - TEDESCHI E TEDESCHI

Capitolo 9 - LA SPEDIZIONE

Capitolo 10 - SCIACALLI ED AVVOLTOI

Capitolo 11 - PROVVIDENZA FRANCESCANA

Capitolo 12 - UN GENTILUOMO

Capitolo 13 - IL CAPITANO TRANIELLO

Capitolo 14 - ROSSI, IL CARABINERE

Capitolo 15 - IL CORRISPONDENTE DI GUERRA

Capitolo 16 - LA FUGA DA ZAGABRIA

Capitolo 17 - L'ULTIMA TAPPA

Capitolo 18 - L'OASI ED IL SERPENTE

Capitolo 19 - IL CRONOMETRO D'ORO

Capitolo 20 - RIFLESSIONI DI UN OROLOGIO

APPROFONDIMENTI

Scheda 1 – Il nazismo

Scheda 2 – L'antisemitismo

Scheda 3 – L'antisemitismo in Italia durante il regime fascista

Scheda 4 – La resistenza in Europa

Scheda 5 – Lo stato d'Israele

Scheda 6 – La Croazia di ieri e quella di oggi

LAVORIAMO SUL TESTO

Capitolo primo

Capitolo secondo

Capitolo terzo

Capitolo quarto

Capitolo quinto

Capitolo sesto

Capitolo settimo

Capitolo ottavo

Capitolo nono

Capitolo decimo

Capitolo undicesimo

Capitolo dodicesimo

Capitolo tredicesimo

Capitolo quattordicesimo

Capitolo quindicesimo

Capitolo sedicesimo

Capitolo diciassettesimo

Capitolo diciottesimo

Capitolo diciannovesimo

LAVORIAMO SUL ROMANZO

24 IL TRENO DELLA SPERANZA 2 Fiamme di guerra e rogo di libri Nei primi mesi del 1942, la guerra in Europa, in Africa e in Asia assunse una dimensione sempre maggiore e, se possibile, più feroce e spietata. L attacco del Giappone a Pearl Harbour, nelle isole Hawaii, il 7 dicembre 1941, con la distruzione di gran parte della flotta americana del Pacifico, ebbe come immediata conseguenza l entrata in guerra degli Stati Uniti, che con il loro potenziale umano ed economico dovevano dare, a poco a poco, al conflitto un andamento diverso. Nell Europa occupata dalle truppe tedesche sorsero spontaneamente movimenti di resistenza armata, che, aiutati dalla popolazione e dagli alleati, incominciarono a praticare su vasta scala il sabotaggio1. Contro tali movimenti i Tedeschi risposero con misure repressive via via più pesanti. Per ogni tedesco ucciso venivano fucilati da 10 a 100 ostaggi. Poiché gli attentati continuavano,Hitler,nel dicembre del  41,emanò il decreto Nacht und Nebel Erlass (Decreto Notte e Nebbia) con l ordine alle truppe di occupazione di eliminare tutte le persone  pericolose per la sicurezza dei Tedeschi . In tal modo, nel volgere di qualche mese, gruppi speciali di SS2 assassinarono oltre un milione di persone. 1 sabotaggio: l azione sistematica di danneggiamento e di distruzione, che si attua in guerra contro impianti, servizi, edifici del nemico per impedirne il funzionamento e l uso. 2 SS: sigla delle Schutz-Staffeln (reparti di difesa), milizia armata del partito na- 

Fiamme di guerra e rogo di libri 25 Di fronte a tali sistemi di guerra totale, che coinvolgeva le popolazioni inermi, le ventisei nazioni in guerra contro Italia, Germania e Giappone,con il patto di Washington del 1° gennaio 1942, si impegnarono solennemente a non concludere armistizi separati e a condurre le operazioni belliche sino alla piena e completa sconfitta del nazismo tedesco, del fascismo italiano e dell imperialismo nipponico. Nella penisola balcanica i combattimenti ripresero accaniti e per questo il reggimento del capitano Dughini si allontanò da Karlovac verso il sud, duramente impegnato dai partigiani di Tito3, comandati da ufficiali inglesi e riforniti di armi e mezzi dagli americani. Era una guerra strana, che tale non poteva essere chiamata. Si trattava infatti di una guerriglia, in cui gruppi di partigiani, non numerosi, ma favoriti dalla perfetta conoscenza dei luoghi, tenevano in scacco interi reparti con agguati e sparatorie,di giorno e di notte. Il teatro di questi scontri sporadici, ma senza soluzione di continuità, era quanto di più impervio e selvaggio si potesse immaginare. Montagne scoscese, intervallate da boschi e da una rete di torrenti, rendevano il cammino difficile e pericoloso, per mancanza anche di un sistema di comunicazioni stradali, che agevolasse gli spostamenti. Si aggiunga che la popolazione dei pochi paesi, a valle o a monte, era naturalmente a favore dei partigiani, tra i quali militavano tutti gli uomini in grado di portare le armi. Nell abitato rimanevano le donne, i vecchi ed i bambini, che spesso pagavano più dei combattenti, proprio per il fatto di trovarsi tra due fuochi. zista, che in guerra si chiamò anche Waffen SS.Alla fine del conflitto, l intero corpo delle SS venne dichiarato criminale di guerra. 3 Tito: pseudonimo di Josip Broz, uomo politico jugoslavo, comunista. Dopo l occupazione italiana e tedesca della Jugoslavia, creò e diresse il movimento partigiano di resistenza ma si macchiò, in seguito, di gravi colpe trucidando, senza distinzione, migliaia di italiani i cui corpi vennero gettati nelle foibe (profondi pozzi naturali presenti nel suolo carsico). 

Romanzo ambientato nella Seconda Guerra Mondiale nei Balcani, narra la storia di italiani che proteggono famiglia ebrea da persecuzione nazista.

Il treno della speranza - Collana I Coriandoli

Collana I CORIANDOLI

Il treno della speranza

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