78 IL TRENO DELLA SPERANZA 11 Provvidenza francescana L abate ricevette Dughini poco dopo la sistemazione degli amici. Informatosi del viaggio, si congratulò con lui per la buona riuscita dell impresa e pose, senza indugio alcuno, la domanda che premeva ad entrambi. «Finora la Provvidenza1 si è servita di lei come suo strumento di bene e di salvezza. Ma d ora in poi che cosa faremo? Dico faremo, in quanto ormai dobbiamo agire concordemente. Aggiungerò subito che potremo ospitare i Berkevich per un periodo di tempo non troppo lungo. Temo qualche chiacchiera, qualche indiscrezione da parte del personale del convento o di un converso. Lei sa ciò che avviene in una non grande comunità: le notizie si propagano come onde spinte dal vento. Basterebbe che fuori trapelasse qualcosa e noi frati saremmo nei guai. Personalmente non temo nulla; ma debbo badare anche agli altri, che non vorrei fossero oggetto di rappresaglie2. Lei, capitano, che pensa di fare? Quali i progetti a breve e a lunga scadenza? . Dughini si aspettava, una per una, le considerazioni e i dubbi dell abate, che d altronde erano suggeriti dagli eventi stessi e dalla saggezza nel considerare la situazione, più che mai fluida3. 1 Provvidenza: l azione con cui Dio interviene sul mondo, sulla natura e sugli esseri, ordinandone e dirigendone lo svolgimento a fin di bene. 2 rappresaglie: azioni intese a colpire a scopo punitivo in modo indiscriminato persone o collettività sia nei beni sia nella stessa incolumità fisica. 3 fluida: non solida e, perciò, instabile.