110 IL TESORO DEGLI ETRUSCHI 16 Topi del sottosuolo Una sgradevole sorpresa attendeva i quattro al loro ritorno dal beato pomeriggio sulla collina. Durante la loro assenza qualcuno era venuto, tentando di penetrare nella casa incustodita. Il lucchetto che Marco aveva applicato alla porta era stato forzato, ma non si capiva se gli ignoti scassinatori si fossero scoraggiati o se l arrivo di qualcuno li avesse indotti a filarsela. «Questa è grossa , continuava a ripetere Marco molto inquieto. Se bastava assentarsi qualche ora perché venisse gente cercando di forzare la porta, la faccenda era seria.Tutti pensarono immediatamente a Fredo e Gino, ma non c era alcun elemento per sospettare di loro, se non quell interesse esagerato che avevano mostrato fin da principio per i manufatti etruschi. Ma dal voler concludere un buon affare alla violazione di domicilio mediante scasso c era una bella differenza. «Se fossero anche entrati non avrebbero trovato niente , si consolò Michele, pensando ai nascondigli sicuri che avevano trovato per metterci orcio, orecchini e il resto. «Se sono quei due , disse entrando, mentre facevano ipotesi sul misterioso assalto «sono sicuro che cercavano il passaggio nella cantina. Non so come, ma Gino ne è informato . «Allora bisogna chiuderlo di nuovo, e meglio di prima , decise Marco. Non potevano rischiare che qualcuno, chiunque fosse, arrivasse là sotto a fare man bassa della roba; chi non aveva scrupoli di far saltare lucchetti, sarebbe stato capace di qualunque razzia. «Oh no! , replicò Michele dispiaciuto. «Come potremo lavorarci ancora a trovare tutti gli altri tesori? . Marco strinse le labbra. Anche a lui dispiaceva un mondo interrompere le visite ai cunicoli, ma bisognava diventare prudenti e saper fare il sacrificio. «Credo che dovremo proprio farlo, Miky .