64 IL TESORO DEGLI ETRUSCHI 9 Sorprese al museo «Sentite , propose Marco quella sera, dopo che ebbero accuratamente riposti gli orecchini in un nascondiglio speciale «domani potremmo andarcene tutti a vedere un po d antichità a Chiusi. Una corsa in bicicletta è l ideale a questo punto: abbiamo respirato abbastanza aria in cantina, che ve ne pare? . «Magnifico! , esclamò Michela battendo le mani. «Una corsa in bicicletta e le colline in fiore! Che cosa poteva esserci di più piacevole? . «Dove andiamo? , s informò Michele. «C è solo l imbarazzo della scelta , rispose Marco «ma potremmo cominciare dal Museo, naturalmente. Ci sono molte cose interessanti, pare . «Anche orecchini come i nostri? . Marco scosse il capo. «Uhm, crederei di no. Per trovare gioielli d oro forse bisogna andare nei musei più grandi: Firenze, o Villa Giulia a Roma. Ma da vedere ce n è lo stesso. A Chiusi hanno trovato scarabei in quantità, per esempio . «Non belli come quelli del primo secolo , precisò Susi «ma interessanti ugualmente . «Scarabei? , domandò Michele arricciando il naso. «Gli Etruschi facevano anche la raccolta di scarabei? Non l avrei detto . «No , rise Marco «non gli insetti . «Meno male , sospirò Michela. «Sono pietre dure e preziose intagliate a forma di scarabeo , le spiegò Susi con dolcezza. Nei suoi blue-jeans e con la sua capigliatura spavalda, Michela restava sensibile come un piccolo fiore, a volte, e sembrava assetata soprattutto di vita in poesia. «Bene , concluse Michele «allora andiamo da questi scarabei. Saranno ben contenti di fare la nostra conoscenza .