78 IL TESORO DEGLI ETRUSCHI 11 Cunicolo B Marco, il mattino seguente, annunciò che ora dovevano dedicarsi seriamente al lavoro di esplorazione degli altri vani, giù, oltre la cantina di Giacomo. «Ci vorranno parecchi giorni se facciamo le cose per bene, e vorrei avere dati precisi per quando arriverà zio Roberto. Sarebbe fantastico se potessimo fornirgli almeno la mappa precisa di quel che c è là sotto . Furono tutti d accordo. Bisognava mettersi d impegno, dimenticare tipi come Fredo e Gino, sacrificare qualche bella gita nei dintorni (ma Michela sperava che, almeno una, l avrebbero fatta ugualmente) e buttarsi a capofitto nell impresa. «Dobbiamo diventare presto famosi , decise Michele, che non ardeva ancora al cento per cento del disinteressato fuoco della scienza «e possiamo riuscirci benissimo. Pensate! Straordinarie scoperte del Gruppo Morlani a Chiusi . Sarebbe o no un magnifico titolo di giornale? . Susi rise scuotendo il capo. Michele sognava grandi successi, ma, se i sogni lo aiutavano a darsi da fare con le ricerche, niente di male. «Ti auguro che ti accada quello che accadde agli studenti di Lascaux , disse allegro Marco. «Studenti? , ripeté Michele storcendo le labbra. «Sì, studenti. Ragazzi. Quattro ragazzi curiosi e avventurosi, in Francia. Era il 1940 e infuriava la battaglia d Inghilterra. Un giorno, vicino a Montignac, in Dordogna, s infilarono in una grotta e scoprirono una stupenda serie di dipinti e graffiti che sono diventati celebri nel mondo. Le grotte di Lascaux, appunto . Aveva parlato come di una avventura meravigliosa. «Quattro , commentò Michele. «Proprio come noi! . «Nel 1940? , si stupì invece Michela. « una scoperta recente! . «Certo , intervenne Susi. «E ce ne sono di molto più vicine a