101 Il principe felice I Innalzata su un imponente colonna, si ergeva alta, al di sopra della città, la statua del principe felice. Era tutto ricoperto di lamine sottili d oro puro, gli occhi erano fulgidi zaffiri1 e un gran rubino risplendeva rosso sull elsa2 della spada. Tutti, in verità, l ammiravano molto. « bello come una di quelle banderuole in forma di galletto3 osservò un giorno uno dei consiglieri comunali, che voleva farsi la reputazione di uomo dotato di senso estetico4; «solo che non è altrettanto utile aggiunse, per timore che la gente lo ritenesse privo di senso pratico, cosa che non era affatto vera. «Perché non ti comporti come il principe felice? chiese una madre saggia al figlioletto, che piangeva perché voleva la luna. «Il principe felice non si sogna mai di piangere per nessun motivo . «Sono contento che in questo mondo esista qualcuno davvero felice borbottò un uomo deluso, ammirando la statua meravigliosa. «Assomiglia proprio a un angelo dissero i bambini dell istituto di carità5, uscendo dalla cattedrale con le loro lucenti mantelline scarlatte e i lindi grembiulini bianchi. «Come fate a saperlo? domandò il professore di matematica. «Certo non ne avete mai visto uno . «Sì, invece, nei nostri sogni! risposero i bambini; e il pro1 fulgidi zaffiri: varietà azzurra di pietre preziose, che risplendono di grande e viva luce (fulgide). 2 elsa: impugnatura, con riferimento agli elementi, variamente figurati, che proteggono la mano. 3 galletto: si tratta di banderuole metalliche che segnano la direzione del vento, secondo come si gira il piccolo gallo scolpito. La battuta, naturalmente, indica senso pratico e non estetico. 4 senso estetico: gusto per il bello. 5 bambini carità: trovatelli od orfani.