119 Il figlio di una stella U Una volta, tanti e tanti anni fa, due poveri taglialegna stavano ritornando a casa attraverso un gran bosco di abeti. Era una freddissima notte d inverno. Uno spesso strato di neve ricopriva il terreno e i rami degli alberi; il gelo spezzava le punte dei ramoscelli al loro passaggio, e, quando giunsero al torrente della montagna, trovarono sospesa immobile nell aria la cascatella, poiché re ghiaccio l aveva baciata. Il freddo era tanto intenso che neppure gli animali, uccelli compresi, sapevano come cavarsela. «Ugh! ringhiava il lupo, mentre zoppicava nella boscaglia con la coda fra le gambe. « davvero un tempo da lupi. Perché il governo non prende provvedimenti1? . «Uit! Uit! Uit! cinguettavano i fanelli verdi. «La vecchia Terra è morta, e l hanno adagiata in un sudario bianco . «La Terra sta per sposarsi, e questo è il suo abito nuziale si sussurravano l un l altra le tortore. Le loro zampette rosa erano quasi assiderate, ma sentivano di dover considerare la situazione in maniera romantica. «Sciocchezze! bofonchiò il lupo. «Vi dico che è tutta colpa del governo; e, se non mi credete, vi divorerò . Il lupo aveva una mentalità essenzialmente pratica, e, in una discussione, non era mai a corto di argomenti. «Bene! disse il picchio, che era un filosofo nato. «Per quanto mi riguarda, non ho certo bisogno di elucubrare2 chissà quali teorie per trovare spiegazioni. Se una cosa è così, è così, e adesso fa un freddo tremendo . 1 governo provvedimenti: la solita maniera d incolpare il governo di qualunque cosa. 2 elucubrare: pensare, facendo lavorare molto l intelletto; escogitare; tirar fuori dalla mente con grande sfoggio d ingegno.