19 Il gigante egoista T Tutti i pomeriggi, ritornando da scuola, i ragazzi andavano a giocare nel giardino del gigante. Era un immenso giardino bellissimo, con erba verde e soffice. Qua e là spuntavano, come stelle, fiori meravigliosi; e dodici alberi di pesco sbocciavano ogni primavera in tinte delicate di rosa e di perla, mentre d autunno offrivano frutti gustosi. Gli uccelli si posavano sui rami e cinguettavano così dolcemente che i ragazzi interrompevano i loro giochi per ascoltare. «Come stiamo bene, qui! ripetevano in coro. Ma un giorno il gigante tornò. Era stato a far visita a un amico, l orco della Cornovaglia1, e si era fermato da lui sette anni. In quel tempo gli aveva detto tutto ciò che aveva da dirgli, poiché la sua conversazione era limitata; quindi, aveva deciso di ritornare al castello. Appena arrivato, vide subito i ragazzi che giocavano. «Che cosa state combinando nel mio giardino? gridò con voce minacciosa, e i ragazzi fuggirono. «Il mio giardino è solo mio tuonava il gigante. «Tutti devono saperlo, e non permetterò a nessuno di giocare qui dentro all infuori di me . E costruì un alto muro di cinta e vi affisse questo cartello: GUAI A CHI CERCHER DI ENTRARE! Era proprio un gigante molto egoista. Adesso i poveri ragazzi non avevano più un posto dove andare a divertirsi.Tentarono di giocare sulla strada, ma era assai 1 Cornovaglia: penisola del Regno Unito, tra il canale di Bristol e la Manica.