49 Il re adolescente E Era la notte che precedeva il giorno dell incoronazione, e il giovane re sedeva, tutto solo, nella sua camera lussuosa. I cortigiani si erano ormai congedati, inchinandosi fino a terra, secondo il rituale dell epoca, e si erano riuniti nel salone del palazzo per ricevere qualche istruzione supplementare dal maestro di cerimonie; alcuni di loro, infatti, non avevano ancora perso il vizio di comportarsi in maniera spontanea, atteggiamento che, in un uomo di Corte, costituisce, com è ovvio, un infrazione gravissima1. All adolescente poiché tale egli era, avendo solo sedici anni non dispiaceva affatto che si fossero allontanati, e si era lasciato subito andare, sospirando di profondo sollievo, sui morbidi cuscini del letto ricoperto di trapunte ricamate. Ed ora se ne stava lì, disteso, con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa, come un bruno Fauno2 silvano o un animale in tenera età intrappolato dai cacciatori. In effetti, erano stati proprio dei cacciatori a trovarlo, incontrandolo quasi per caso, mentre, suonando un flauto, seguiva scalzo il gregge del povero capraio che l aveva allevato e che egli aveva sempre ritenuto suo padre. Invece era nato da nozze segrete dell unica figlia del vecchio re con un uomo di condizioni assai inferiori: uno straniero, dicevano alcuni, che aveva fatto innamorare la principessa con il magico fascino del suo 1 infrazione gravissima: si tratta di un infrazione alle regole dell etichetta. L ironia di Wilde fa capire come egli non condivida affatto l idea di un mondo, come quello di Corte, in cui il comportamento naturale viene considerato un difetto. 2 Fauno: divinità silvana latina. Protettore della pastorizia, identificato con il greco Pan o con Silvano (silva, in latino, significa bosco , foresta ). Si presentava con piedi caprini e con due corna; folleggiava con le Ninfe nei boschi e suonava il flauto in maniera incantevole. Aveva anche il potere di spaventare gli esseri umani ( panico , nel senso di terrore irrefrenabile, deriva da Pan ).