65 7 Doppio agguato Era passata quasi una settimana da quando il professor Fabiani, spinto irresistibilmente dal suo senso di colpa, s era precipitato a cercare nelle cantine della scuola la conferma dell unico elemento in grado di restituirgli un poco di serenità. La sua era stata un iniziativa fortunata, perché il sopralluogo nei sotterranei gli aveva effettivamente fornito la prova che il commissario Garfagnana non s era sbagliato. La stanza che era stata fatale a Sereni non poteva essere chiusa dall interno per errore, ma soltanto intenzionalmente dall esterno. Nella spiegazione della dinamica dei fatti accaduti la notte del 23 settembre ciò rendeva necessaria la presenza di quello che il commissario aveva chiamato il «terzo uomo . Qualcuno che aveva visto Sereni dopo di lui e che perciò stesso, se non lo assolveva completamente dalle sue colpe, lo alleggeriva tuttavia delle sue responsabilità più gravi. Fabiani, dopo quella conferma, trascorse dunque una serie di giornate buone. Fu soltanto il 12 ottobre, al rientro a casa dalla scuola, che il professore s accorse d essere pedinato. La cosa lo allarmò subito, perché gli ricordò l impressione spiacevole provata il pomeriggio che s era introdotto nei sotterranei della scuola, quando, per tutto il tempo ch era rimasto là sotto, s era sentito seguito e spiato da qualcuno che si teneva nascosto nel buio. Quella mattina Fabiani aveva avuto occasione di notare sul bus che lo conduceva verso casa un passeggero d età indefinita. Si trattava d un tipo affetto da albinismo, impressionante non