135 I La mela avvelenata Quando la ricerca del Graal fu portata a termine, la corte di re Artù si riempì di gioia per il ritorno dei cavalieri, che poterono di nuovo sedersi alla Tavola Rotonda. La più felice di tutti fu Ginevra, perché rivide l amato Lancillotto, dopo una lunga assenza. Ser Lancillotto e la regina Ginevra ripresero ad amarsi con maggiore ardore e i loro incontri si fecero sempre più frequenti, al punto che i cortigiani cominciavano a mormorare, spinti dai pettegolezzi di ser Agravano, fratello di ser Galvano. Lancillotto, spesso assediato da dame che gli chiedevano protezione1, decise di acconsentire a difenderle e di lasciare la compagnia di Ginevra, per sottrarsi alle maldicenze. La regina si adirò molto per il mutato comportamento dell amato e, chiamatolo nelle proprie stanze, gli disse: «Il vostro amore si affievolisce giorno dopo giorno; la mia presenza non vi dà più gioia e voi siete sempre lontano da me, di solito occupato in questioni di donne . Rispose Lancillotto: «Signora, sapete bene che ser Agravano e ser Mordred ci spiano e che chiacchierano di continuo del nostro amore. Cosa accadrebbe se le loro maldicenze giungessero al re? E se egli le ritenesse vere? Io sarei costretto ad allontanarmi dalla corte e voi sareste disonorata per sempre! La nostra imprudenza ci condurrà allo scandalo; dobbiamo vederci di meno e con maggiore attenzione. Credetemi, io vi amo e voglio proteggervi: questa è la ragione per cui2 ho deciso di dedi1 chiedevano protezione: le dame si rivolgevano ad un cavaliere valoroso, che offrisse loro il suo aiuto nelle contese e che le riparasse dalle ingiurie dei nemici. 2 questa è la ragione per cui: Lancillotto, per sviare i sospetti sulla sua relazione con Ginevra, finge di occuparsi delle altre donne e di aver dimenticato la regina. un luogo comune della letteratura cortese, la sostituzione della donna amata con la cosidetta donna dello schermo. L innamorato cela i suoi veri sentimenti, facendo credere al mondo di amare una nuova dama; in tal modo la sua vera innamorata è al riparo dai pettegolezzi e dalle malignità.